App mobile: e io non le pago!!!
Un passpartout per i software protetti da licenza ha da sempre rappresentato il Santo Graal per gli Hacker, che hanno dovuto far fronte alle sempre più sofisticate tecniche di protezione adottate dalle software house.
Molti forse ricorderanno i famosi "Keygen", tool creati sempre da hacker che sfornavano codici seriali validi per attivare un particolare software ed eventualmente sbloccarne tutte le funzioni altrimenti disponibile solo nella versione a pagamento.
Oggi sono cambiate le metodologie di attacco, ma non gli obiettivi finali.
Nel 2008 il mercato delle app mibile è stato rivoluzionato con l'avvento dell'iPhone e con il negozio on line di Apple, così ben organizzato, ha rappresentato per i programmatori indipendenti e per le grandi software house un modo efficace per difendersi dalla pirateria, considerando che tutte le applicazioni venivano distribuite solo dopo un accurato controllo sulle procedure di installazione e dei relativi certificati di validità.
Per contro l'App Store ha lanciato una nuova sfida agli hacker, che si sono visti costretti a rimboccarsi le maniche e mettersi all'opera contro questo nuovo sistema anti contraffazione.
Si trovò il modo di estrarre integralmente un'applicazione deagli iPhone ( con estensione IPA ) e subito dopo dagli smartphone Android ( con estensione APK ), dando vita a market alternativi per la distribuzione di app crackate e pronte da scaricare proprio come se si stesse usando lo store ufficiale del proprio dispositivo.
Apple e Google ovviamente non sono rimasti a guardare e hanno sviluppato un nuovo sistema di autenticazione delle applicazioni che prevede una costante comunicazione tra l'app stessa e il market dal quale sono state scaricate; una sorta di corrispondenza reciproca per verificare l'autenticità del software in uso.
A quanto pare , però, anche questa protezione è stata scardinata. Un gruppo di hacker ha infatti dato vita a Lucky Patcher: un'App Android installabile su dispositivi dotati di root, capace di fungere da passpartout su tutte le altre applicazioni presenti nel dispositivo.
Ecco come funziona:
Come tutti ben sappiamo, gli utenti Android per effettuare gratis degli acquisti in-app, devono ricorrere a dei processi molto complicati che richiedono una minima conoscenza dell’ambiente Android, a differenza di iOS, dove grazie al Jailbreak e ad alcuni tweak particolari, la situazione si sblocca in men che non si dica.
In questo articolo vedremo infatti come modificare facilmente tutte le nostre applicazioni installate su Android, grazie a Lucky Patcher.
Ecco tutte le funzionalità di Lucky Patcher:
rimuovere la licenza per usare gratuitamente un’app a pagamento (trial)
rimuovere le pubblicità nelle singole app o in tutto il dispositivo
modificare determinati permessi
creare file APK modificati.
bypassare controlli di licenza
Installazione e uso
Vediamo dunque come scaricare ed utilizzare Lucky Patcher sul nostro dispositivo
Scaricare e installare l’ultima versione di Lucky Patcher dai seguenti link: http://lucky-patcher.netbew.com/download/
Riavviare il dispositivo una volta terminata l’installazione
Aprire Lucky Patcher e attendere la scansione delle applicazioni
Tutte le applicazioni saranno contrassegnate nel seguente modo:
License Verification Found: Lucky Patcher ha trovato il controllo della licenza all’interno dell’applicazione
Google ADS Found: Lucky Patcher ha trovato dei banner pubblicitari all’interno dell’applicazione
Not found: L’applicazione è pulita
Per rimuovere la licenza premere sull’applicazione desiderata e selezionare la voce “Remove License Verification”.
Selezionare dunque la voce “Auto” ed attendere il processo di rimozione.
Per rimuovere i banner pubblicitari premere sull’applicazione desiderata e selezioniamo la voce “Remove Google Ads!“.
Attendere il processo di rimozione.
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